C'è sempre la remora, la titubanza a parlare di violenza di genere, ovvero di determinati atti agiti dagli uomini contro le donne, e se lo si fa è in occasione del 25 novembre e per lo più tra donne. Per quanto sosteniamo la sorellanza questa piaga inaccettabile riguarda tutti - a cominciare dagli uomini - e tutti i giorni perché senza la vera parità di genere non se ne uscirà mai.
La maggior parte degli atti non lasciano segni visibili, ma compromettono l'identità della donna e accanto alla violenza subita tra le mura domestiche sta assumendo una dimensione sempre più grande quella subita nei luoghi di lavoro e di studio, che fa pagare un prezzo altissimo in termini di salute e di compromissione del percorso lavorativo e di studio.
Tanto resta sommerso perché la maggior parte delle vittime non ne parla e non denuncia per senso di colpa, paura di ritorsione e vendetta, rendendo il fenomeno visibile solo in minima parte e quando lo si vede è diventato gravissimo.
Il 1522 (numero telefonico anti violenza e stalking) e i Centri Anti Violenza rispondono alle richieste di aiuto con l'ascolto, l'accompagnamento nel percorso di allontanamento, il pronto intervento e la messa in sicurezza fisica, il sostegno all'autonomia e ai figli minori, all' orientamento e alla ricerca del lavoro e dell'alloggio.
Questa sera il Monumento ai Caduti in Piazza Mazzini sarà illuminato di rosso.